NEWSLETTER
Cos'è e come si inserisce negli equilibri dell’economia globale e nazionale
Ultimamente si sente sempre più spesso parlare di Space Economy, i media diffondono sempre più spesso notizie che riguardano future missioni interplanetarie per tornare sulla Luna e andare su Marte.
Questo breve articolo cerca di approfondire che cosa sta accadendo su questo tema nel mondo, in Italia e quali saranno gli effetti sulla Intecs. Per farlo ho attinto materiale da alcuni documenti dell’ONU riguardanti la loro Space Economy Initiative.
Iniziamo quindi dal name “Space Economy”, o economia spaziale, che definisce l'intera gamma di attività ed uso di risorse che creano valore e benefici per gli esseri umani nel corso dell'esplorazione, della ricerca, della comprensione, gestione ed utilizzo dello spazio (OCSE 2014).
La TV via satellite, le telecomunicazioni, la produzione e lancio di satelliti, l’osservazione della Terra, le apparecchiature di terra sono alcuni elementi fondamentali del settore spaziale, ma l'economia spaziale va oltre.
La “Space economy” non copre solo questi settori, ma è un termine generico più ampio che include tutti i settori ad esso collegati. Ad esempio, include anche i servizi ed i prodotti in altri campi connessi alla tecnologia satellitare quali:
-
l’agricoltura,
-
i trasporti,
-
la tutela dell'ambiente
-
la gestione delle risorse naturali
-
le grandi opere infrastrutturali
La Space Foundation nel 2019 ha riferito che nel 2018 l'attività spaziale globale è stata di 414,8 miliardi di dollari mentre il rapporto della Satellite Industry Association ha stimato un valore di 366 miliardi di dollari nel 2019.
Non esiste ancora un unico approccio per misurare il valore dell'economia spaziale, ma la dimensione di questo settore è aumentata considerevolmente negli ultimi dieci anni tanto da definire l’accesso allo Spazio come la nuova “Gold Race”.
I motivi perché questo sta accadendo sono legati a due principali fattori:
-
le barriere per l’accesso allo spazio sono diminuite. Fondamentali sono stati i partenariati pubblico-privato e l'ingresso nel settore spaziale di attori privati (i.e. E. Musk, J. Bezos, .r. Branson..).
-
l’accesso a nuovi finanziamenti, grazie ai quali le aziende hanno dato impulso all'innovazione e sviluppato nuove tecnologie. I satelliti sono diventati più piccoli e i costi di lancio si sono ridotti in modo considerevole.
Questi sono gli elementi che sono stati determinanti per la crescita del settore.
Inoltre la riduzione dei costi ha consentito a più paesi di entrare nello spazio e sviluppare le proprie economie spaziali. A livello globale, più di 80 paesi hanno lanciato un satellite in orbita, rispetto ai soli 15 dei primi anni '80. Le economie spaziali nazionali sono diverse, basandosi sui diversi punti di forza e priorità di ciascun paese, con un valore che dipende dal livello di sviluppo del settore e dal grado di investimenti nei paesi.
Per fare un esempio, una ricerca condotta dalla Thailandia mostra che l'impatto economico dello spazio sul paese sarebbe di circa 1 miliardo di dollari (USD). L'industria spaziale thailandese è più orientata verso l'economia spaziale “downstream” (per intenderci quella legata ai prodotti e servizi sviluppati sui dati acquisiti nello spazio) rispetto a un'economia “upstream” che riguarda la produzione delle componenti da lanciare nello spazio come i lanciatori, i satelliti, le stazioni orbitali ecc..
Da notare che l’impatto sociale in termini di occupazione è di 189 Milioni di dollari (vedi figura 3)
Per far crescere l'economia spaziale, il governo thailandese ha concentrato gli sforzi su politiche e definizione di standard, ricerca e sviluppo e collaborazioni internazionali. Tale strategia è stata integrata da un'enfasi del settore privato che tende a coprire la produzione aerospaziale, le applicazioni aerospaziali come EO e GNSS e processi di sviluppo come la formazione e la standardizzazione. Il settore pubblico e privato dell'economia spaziale collabora per portare avanti un'economia spaziale dinamica e sana.
Anche gli Emirati Arabi Uniti (EAU) hanno intensificato gli sforzi per diventare uno dei paesi più avanzati nel campo dello spazio. Nel 2019 hanno lanciato la Strategia spaziale nazionale 2030, una strategia spaziale che include componenti chiave come l'Agenzia spaziale degli Emirati Arabi Uniti, un programma astronauti, tre università che forniscono educazione spaziale e centri di ricerca specializzati e 52 entità che lavorano sulla Space Economy. Uno dei loro obiettivi è ispirare missioni di esplorazione e, nel 2020, gli Emirati Arabi Uniti hanno lanciato la loro prima storica missione su Marte.
Molti altri paesi si stanno concentrando sulla crescita delle loro economie spaziali e investono di più nel settore spaziale. PwC ha identificato alcuni elementi comuni per creare una prospera economia spaziale. In primo luogo, una strategia spaziale nazionale ben consolidata e una chiara tabella di marcia per sostenerne l'attuazione a lungo termine, la Roadmap. In secondo luogo, un quadro di governance delle politiche, dei regolamenti e della legislazione adatto allo scopo di sostenere la crescita. Questo di solito è rafforzato da una relazione forte e aperta tra governo e industria. Successivamente, sensibilizzazione e divulgazione sull'economia spaziale e sul valore rappresentato da un settore spaziale sano. Infine, è fondamentale rafforzare la capacità di impegnarsi in attività economiche spaziali attraverso lo sviluppo di capacità e il coinvolgimento delle parti interessate.
Tutti questi elementi costitutivi sono fondamentali per creare economie spaziali efficienti. Gli impatti sociali ed economici dello spazio sono vasti e di vasta portata. I paesi devono considerare attentamente e investire risorse in attività spaziali sostenibili per garantire che possano godere appieno dei benefici che lo spazio apporta al più ampio dominio socio-economico.
In sintesi:
-
L'economia spaziale va oltre un focus esclusivo su tecnologia e scienza
-
Per una forte economia spaziale sono fondamentali:
a) una strategia e un piano di attuazione chiari,
b) una legislazione e politiche adeguate,
c) partnership tra pubblico e privato,
d) sensibilizzazione del settore e
e) rafforzamento delle capacità
L’Italia come si posiziona in questo contesto?
Sostanzialmente bene visto che:
1) il recente piano PNRR ha stanziato risorse per 2,29 Miliardi di EURO in attività spaziali!
2) Ha l’ASI un’agenzia spaziale che ha più di 30 anni di attività,
3) ha una legislazione moderna creata appositamente per favorire la collaborazione tra il governo e l’industria attraverso un organismo apposito denominato COMINT,
4) Ha ottime università che preparano le risorse umane da impiegare nel settore (i.e ricercatori, ingegneri ecc.)
5) ha una tessuto industriale formato da grandi Prime e moltissime PMI presenti in tutti i settori dell’economia spaziale (i.e. upstream, downstream ecc.)
6) Ha collaborazioni internazionali con moltissimi paesi
E la Intecs?
Visto il momento storico, visti gli investimenti pubblici e privati e soprattutto le competenze ed il posizionamento della società nel contesto europeo, le opportunità per continuare a crescere nel settore spaziale ci sono tutte.
Ricordiamoci che abbiamo eccellenze e competenze consolidate in molti settori come:
-
Segmenti utenti per lo sfruttamento di dati da satellite
-
Sistemi per le telecomunicazioni sia di bordo che di terra con approccio Software Defined Radio. A questo proposito ricordo che entro il 2021 lanceremo il nostro primo payload, ICU, per l’analisi dello spettro elettromagnetico dallo spazio.
-
Sistemi di monitoraggio e analisi del segnale di sistemi per la navigazion satellitare come GPS, Galileo, EGNOS, Glonass.
-
Consulenza specialistica nel settore RAmS
Detto questo non resta che attivarci tutti per cogliere questo momento favorevole.